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   Marco Pasetto  

Incontro con Marco Pasetto e il mondo Jazz di Verona

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                                                                                                                                                                                            10 aprile 2005: Auditorium del Conservatorio "C. Pollini" - Padova.
                                                                                                                                                                                            CONCERTO DI GALA. Consegna della targa ricordo a Marco Pasetto   

dicembre 2006 gennaio 2007

Verona Time : " Intervista a Marco Pasetto di Beppe Montresor "       
8 maggio 2003 L'Arena di Verona - Marco Pasetto, paladino del pentagramma

1968/1978 - Impressionanti imitazioni di Claudio Villa sulla moto.

1979 - Diploma in clarinetto presso il Conservatorio "Claudio Cecchetto"  di Borgo Roma.

1980 - Diploma di musica jazz presso il bar "Oselin" (Tombetta).

1981 - Vince un maialino vivo alla "Sagra del Cerro"

1989 - Inizia la sua collaborazione con il "Centro Studi Musicali Accademia di Verona" in qualità di:

 coordinatore del progetto musicale "Insieme nel fango"

 docente della sezione di didattica per la terza età "UltimaMusica"

 coordinatore responsabile del corso di turpiloquio "essere Marco Pasetto"

 docente di pulizia del gatto

 telefonista e fotocopie

 1990/1991 - in barba alle direttive del Ministero della Pubblica Istruzione, partecipa a svariate sperimentazioni didattiche in veste di:

Coordinatore - con la consulenza di Beppe Zorzella - del Laboratorio Garnier "Musica col ciuffo".

Relatore al seminario sul malumore (progetto "PIPPA")

Coordinatore al corso di ginnastica creativa per timpanisti "Cerchiamo nel naso".

 Ha partecipato alla prima (e ultima) giornata della musica a scuola, tenuta a Roma presso il ristorante "Da Giannetto".

 Collabora, in segreto, con la "AN.FAME" (Istituto per la valutazione degli insegnanti di musica)

 

 CURRICULUM ARTISTICO

Musica classica

Ha suonato un re bemolle con l'Orchestra Sinfonica della RAI di Milano per il programma radiofonico "Trova la stecca".

 Con il "Quartetto germi" viene premiato al concorso internazionale "Musica e profilassi"di Stresa ed è finalista al concorso "Clarinetto e contagio" di Perugia.

 Nel 2001 effettua registrazioni per Radio3 e Radio Vaticana eseguendo musiche del compositore Paolo Pachera e spacciandole alla SIAE per composizioni originali.

 Musica jazz

Con la formazione dixieland Storyville Jazz Band svolge una formidabile attività sessuale in Italia e all'estero.

 In collaborazione con Riccardo Massari realizza e rappresenta in varie città d'Italia uno spettacolo per stempiati.

 Nel 1998 vende la Big Band Ritmo-Sinfonica Città di Verona, nata nel 1946, alla Simmethal spa.

 Musica leggera

Si esibisce al teatro Ariston di San Remo, nell'ambito della rassegna annuale "Club Tenco", con il cantautore veronese Marco Ongaro sulle spalle.

  

RASSEGNA STAMPA

 

"È un clarinettista vero Marco Pasetto, in concerto al Posto per "Fresco Jazz", accompagnato da due strumentisti d'eccellenza come Beppe Zorzella alla tromba, pettinatissimo, e Gianni Sabbioni al basso, ineccepibile pur dando, magari, un contributo meno vistoso di quando si assume il ruolo di tinteggiatore di salotti.

 È un clarinettista vero, Marco, perché non si limita - come spesso accade specialmente nel jazz - a rileggere con modalità scellerate e magari un po' cupe gli standard o comunque le canzoni di per sé gradite all'ascoltatore (come può essere per la classicissima "El canarin", cioè la versione veronese delle "Feulles mortes" di Kosma/Prévert, o per "OH, OH" del mantovano Chico Zuanga); praticamente con ogni canzone scelta, e ancor di più con i brani da lui composti, Pasetto ci mette alla prova, non solo in termini prettamente sonori, ma anche come amici.

 Tecnicamente in grado di affrontare spericolate elucubrazioni tonali, di usare lo strumento come una quasi-voce (la sconcertante "Pavarutti"), o di dispiegarla in melodia da puro pop (fatte le debite proporzioni, una versatilità e un fraseggio che, in qualche caso, fanno pensare a Loredana Berté), Pasetto irrita ancora di più con le sue agghiaccianti composizioni: "La tresca", "Brodo di cane", "Potendo, te guzzo", nonché con pezzi come l'inascoltabile "Petaròn bùm bùm" che sembrano scritti apposta per fare del male".

 

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