bigband ritmosinfonica citta' di verona
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l'orchestra 

   Stefano Buttura  

1985 Udine Piazza della Libertà

              Curriculum Musicale - Artistico



1974 : I genitori gli comperano il flauto dolce ( rigorosamente in plastica) , obbligatorio nelle scuole medie.

1975 : Tramite la professoressa di musica alle scuole medie Mario Mazza, essendo il secchione della classe, conosce la famosa Banda di Tomba Extra diretta dal maestro Girimondo che prova nella stessa scuola ed inizia i primi approcci con il Pasquale Bona.

1976: Dopo mesi di solfeggi, il maestro Aurelio Castioni gli consegna un clarinetto a 12 chiavi con annesso un sacchetto con le chiavi restanti con roncola per costruirsi le ance, e dalla teoria passa alla pratica. Dopo alcuni giorni di ululati da studio in casa, viene indetta una riunione condominiale straordinaria : o fuori il clarinetto o fuori tutta la famiglia !!!

1977 : Debutto musicale al carnevale di Tomba Extra, grandiosa sfilata anche se Don Mario vuole le Majorettes con le minigonne fino ai tacchi, riesce a suonare senza la campana del clarinetto che staccatasi durante la marcia va dentro un tombino in via Scuderlando .

1978 : Decide di diventare un professionista e si iscrive alla Scuola Civica Musicale B.Maderna di Verona con Sede in via Montanari.

1979 : Viene, forse prematuramente, ingaggiato per la registrazione a Bologna della prima cassetta ( i CD non esistevano.. ) “Canto & Vita” edita da Casa Serena : dopo 3 giorni di prove riesce a trovare la posizione del fa diesis basso e conclude la battuta. Il suono del clarinetto è paragonabile a quello del flauto di Pan suonato dentro la vasca da bagno ( piena d’acqua ). Sulla copertina viene scritto "Stefano Buttura agli effetti speciali" anziché al clarinetto.

1980 : Con il maestro di clarinetto Roberto Cerpelloni, entra nella Banda Cittadina  diretta da Mario Pezzotta come 4° clarinetto con l’obbligo di comparsa e frequenza, dopo circa 10 mesi di prove sull’introduzione di “Italian Festival” e 128 battute di aspetto, riesce a suonare la prima e unica battuta della parte con un do di 4/4.

1981 : il 27 aprile c’è il debutto ufficiale con il concerto alla Gran Guardia.

1984 - 1985 : Deve abbandonare il panorama cittadino per l’obbligo del servizio militare, dopo l’eclatante e impressionante audizione per la Fanfara militare viene inviato per direttissima con un vagone speciale ermeticamente sigillato a Pontebba al Battaglione Val Tagliamento a fare il centralinista. Tramite conoscenze di alte cariche militari e le raccomandazioni di 42 generali, rientra a Udine nella Fanfara della Brigata Alpina Julia.     A conferma dell'incontenibile estro dell'artista, verso fine naja, proprio perché non gli "passava più" dipinge con un pennarello nero indelebile tutte le chiavi argentate del clarinetto inventando il "clarinero"

1986 - 1993 : E’ l’apice della carriera, riesce contemporaneamente a frequentare la Big Band Città di Verona di Renzo Nardini, la Jazzset Orchestra, gli Stand Together, vari gruppi di Musica d’insieme nati all’interno della scuola Civica Musicale B.Maderna come quartetti di Sax ed infine ad allietare i turisti con indimenticabili serate in vari Hotels di Garda affiancato dal tastierista-cantante Fulvio Leopardi (fondatore degli “Animula Gospel Singer”) .
Diventa Polietilenico, cioè passa dal clarinetto al sax contralto, tenore o baritono con estrema facilità mescolando gli strumenti con vari cocktail di rum, gin e whisky senza più chiedersi cosa sta suonando e con chi.

1994 : Esplode musicalmente, cioè tira il cosiddetto “ciocco” e abbandona tutto e tutti : la classica crisi esistenziale dell’artista,  si sveglia una mattina e si accorge che è sposato da 7 anni con due figli, e soprattutto si rende conto che dopo 20 anni non ha ancora imparato a suonare !! Si ritira ( pur pesando lo stesso 90 Kg.!!)  e appende il sax al chiodo . ( usa il trapano con la punta di 12 mm.).

1995 : Dopo aver abbandonato i gruppi con la scusa “ non trovo l'ancia giusta” viene recuperato da Paolo Girardi che al cambio della direzione d’orchestra da Renzo Nardini a Marco Pasetto si rende conto che resta una sedia libera e quindi pensa di colmare il “buco rimasto” richiamando l’artista colto da crisi psicobarillica ontobasica. Per uno scherzo del destino, si ritrova nello stesso scantinato, ristrutturato completamente, delle scuole medie Mario Mazza…da dove è iniziato tutto l’ambaradan .

1996 - oggi  : Suona il clarinetto 1 volta all’anno all’adunata Nazionale degli Alpini ( 2 giorni comunque intensi ), e insiste ancora con il sax. Si è comperato su  un traduttore simultaneo per tradurre e capire quando il maestro Pasetto parla, es. di scale diatoniche, triade maggiore, sincope e tonalità di fa diesis minore, delle quali dopo quasi 30 anni non ha ancora capito una Mazza … ( nessun riferimento a Cristina e alle scuole medie...).
 

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